Spesso si sente parlare di vademecum e la gente lo associa a una guida scritta su un argomento. Scopriamo insieme l’origine di questo termine!
Per rendere più semplice la comprensione di un argomento, gli insegnanti danno ai propri studenti il cosiddetto vademecum, cioè una guida per avere tutti gli strumenti culturali per conoscere al massimo la materia che si studia. Ma qual è l’origine di questo termine e il suo vero significato letterale? Scopriamo insieme di più!
- Origine: dal latino;
- Quando viene usato: per identificare un formulario o una guida con le informazioni più importanti su un argomento;
- Lingua: latino;
- Diffusione: globale.
Vademecum e la sua origine
Il vademecum è una guida o un formulario che dà a chi lo legge tutte le informazioni più importanti su un certo argomento. La parola è usata molto spesso in italiano e deriva dal latino vade mecum, che significa letteralmente “vieni con me“, e figurativamente “ti do una mano“. Quest’ultimo senso è quello che ha prevalso nel tempo, quindi “una mano” lo dà la guida, nel caso più comune cartacea, che fa un resoconto delle informazioni più importanti.
È creato soprattutto per fornire un compendio informativo per dare delle risposte rapide su un certo argomento.
Esempi d’uso
Ci sono molti esempi pratici di vademecum, che spaziano in molti ambiti. Si usa questa parola nella medicina: le case farmaceutiche mettono in ogni confezione di medicinale un vademecum con tutte le indicazioni principali sul prodotto.
Un altro ambito in cui si usa è quello bancario: infatti il cosiddetto assegno vademecum (sinonimo di assegno a copertura garantita), è un particolare assegno in cui viene filigranato sopra la cifra massima consentita.
Un esempio di frase, invece, può essere:
“A ogni studente è stato dato un vademecum per capire al meglio la materia che stanno studiando“.
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